BLENDED LEARNING
Modello di formazione “mista” basata sull’insieme di momenti formativi “in presenza” e a “distanza”. Un tipico programma di corso in blended learning prevede l’alternanza o la sequenza di incontri in aula (lezioni, seminari) e di fasi di studio, realizzato mediante gli strumenti della Formazione a Distanza, siano essi dei CD-Rom da installare sul proprio computer oppure dei veri e propri percorsi formativi fruibili in Internet con modalità sincrone o asincrone.
DIDATTICA INTERATTIVA
Forma di didattica basata sulla reciprocità di azione tra docente e discente. In pratica si realizza stimolando il discente ad intervenire – nell’ambito dello stesso momento formativo (lezione, seminario, ecc.) – esprimendo pareri, suggerimenti, ipotesi esplicative, ecc. Tipico esempio di didattica interattiva è rappresentato dal problem solving.
DIDATTICA TUTORIALE
Metodo di apprendimento attivo, centrato sul discente e basato sull’apprendimento per ricerca e per scoperta. Si avvale di un docente-(tutore), che non trasmette informazioni, ma facilita l’apprendimento e valorizza e motiva sia lo studio individuale che il lavoro di gruppo.
DIMOSTRAZIONE
Argomentazione attraverso la quale si stabilisce che una certa nozione o tesi o teoria è vera; più genericamente ogni ragionamento (ivi comprese le operazioni e gli esperimenti) con cui si vuol provare la verità di un’asserzione. Può utilizzare filmati, video e altri sussidi didattici.
erse.
EVENTO FORMATIVO
Singola attività didattica destinata ad avere, in misura più o meno rilevante, obiettivi di natura formativa. Tipologie:
a) Congresso/simposio/conferenza/seminario b) Tavola rotonda c) Conferenze clinico patologiche volte alla presentazione e discussione epicritica interdisciplinare di specifici casi clinici d) Consensus meeting finalizzati alla revisione delle statistiche per la standardizzazione di protocolli e procedure operative ed alla pianificazione e svolgimento di attività legate a progetti di ricerca finalizzata e) Corsi di formazione che prevedano la definizione e/o la implementazione di percorsi diagnostico/terapeutico e/o assistenziali f) Corso di aggiornamento tecnologico strumentale g) Corso di formazione finalizzato allo sviluppo professionale continuo (con attività didattiche fortemente interattive) h) Corso pratico per lo sviluppo di esperienze organizzativo gestionali i) Tirocinio/frequenza clinica con assistenza di tutore e programma formativo presso una struttura assistenziale j) Corso di aggiornamento delle conoscenze k) Corso di addestramento l) Tirocinio/stage/frequenza con metodiche tutoriali presso una struttura assistenziale o formativa m) Progetti di MCQ: partecipazione attiva all’elaborazione o all’adattamento di linee guida e di profili assistenziali (percorsi gnostico-terapeutici); Rilevazione di indicatori di esito o partecipazione attiva a studi di follow-up nella propria realtà; Presenza e partecipazione a conferenze locali di presentazione dei risultati di MCQ. Partecipazione a progetti di miglioramento delle funzioni tutoriali dei tirocini n) Attività di ricerca clinica con progetto formativo propedeutico o in itinere che coinvolga tutti i partecipanti.
MATERIALE DIDATTICO
Materiale educativo cartaceo o su supporto magnetico fornito ai discenti che può essere utilizzato in vari tempi come supporto per un programma formativo o come attività formativa a sé stante. È rappresentato da: a) Copia cartacea e/o digitale b) Dispensa con testi di approfondimento sugli argomenti del corso e bibliografia cartacea o su CD, o testi sull’argomento trattato c) CD ROM con diapositive delle relazioni, testi di approfondimento con bibliografia, filmati per l’auto-apprendimento di manovre, ecc. d) Materiale didattico per l’autoistruzione inviato prima del corso MCQ, acronimo di Multiple Choice Question.
MULTIPLE CHOICE QUESTION (MCQ)
Detti anche quiz a risposta multipla, sono quesiti presentati all’esaminando congiuntamente a più opzioni di risposta di cui solo una è esatta (solitamente sono randomizzati).
OBIETTIVI FORMATIVI
Gli obiettivi formativi, nazionali e regionali, sono lo strumento utilizzato per orientare i programmi di aggiornamento professionale e di formazione continua rivolti agli operatori della sanità. Gli obiettivi formativi di rilievo nazionale vengono definiti dalla Conferenza Stato/Regioni e devono essere riconducibili alle attività collegate ai Livelli Essenziali di Assistenza. Essi tengono conto del Piano sanitario nazionale, del miglioramento dell’assistenza e delle competenze professionali specifiche, ma anche della necessità di sviluppare capacità di collaborazione e integrazione, di trasferimento delle conoscenze e di comunicazione. Gli obiettivi formativi di rilievo regionale sono stabiliti dalle Regioni e tengono conto dei Piani sanitari regionali. Sono finalizzati a garantire efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all’assistenza prestata, nel rispetto delle peculiarità organizzative locali. Ogni Regione può richiedere che gli operatori sanitari, dipendenti o convenzionati direttamente o indirettamente con il Servizio sanitario regionale, soddisfino il proprio debito annuale attraverso attività che abbiano come obiettivi formativi quelli definiti di specifico interesse regionale in una misura che non può superare il 50%.
OBIETTIVO DIDATTICO
Elemento fondamentale nella costruzione di un percorso educativo che abbia valore formativo, l’obiettivo didattico dichiara in modo esplicito il traguardo che si intende raggiungere. Tipologie: a) Fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti b) Fare acquisire abilità manuali, tecniche e pratiche c) Fare migliorare le capacità relazionali e comunicative d) Far acquisire competenze per l’analisi e la risoluzione dei problemi nei vari contesti L’inserimento di un quarto obiettivo è finalizzato a differenziare ai fini formativi la componente cognitiva dell’apprendimento in due livelli: livello più basso, sola memorizzazione delle conoscenze, livello più elevato analisi dei dati e risoluzione di problemi.
PROBLEM BASED LEARNING (PBL)
Modalita di didattica attiva svolta a gruppi di discenti, o anche individualmente, ai quali viene proposta una situazione problematica realistica che essi affrontano con l’obiettivo di trovare o scoprire, attraverso il lavoro di gruppo, nuove informazioni. A differenza del problem solving, nel Problem Based Learning il discente o i gruppi di discenti non posseggono ab initio tutte le informazioni necessarie per la soluzione del problema e devono quindi eseguire anche un lavoro di ricerca, che può essere scaglionato in più giorni. Nel Problem Based Learning non è necessaria la presenza del docente durante la ricerca.
RAPPORTO ANNUALE
Resoconto stilato annualmente sulle attività svolte. Tutti gli Enti accreditatori producono ogni anno un Rapporto annuale sulle attività ECM che include, tra l’altro, i criteri utilizzati per la programmazione e i risultati delle verifiche e dei controlli effettuati. La Commissione nazionale per la formazione continua, sulla base di tali Rapporti, produce un Rapporto annuale sulle attività ECM in Italia che descrive anche gli eventuali punti critici del sistema comprese le differenze tra gli Enti accreditatori.
RESPONSABILE DIDATTICO
Soggetto con elevate competenze andragogiche, in particolare relative alla formazione degli operatori sanitari, con almeno tre anni di esperienza.
RESPONSABILE ORGANIZZATIVO
Responsabile organizzativo o segreteria organizzativa: con questo termine si intende definire la persone o le persone o la struttura (composta da più persone) che svolge compiti di pura natura amministrativa: organizzazione logistica, accreditamento, accoglienza partecipanti, ecc. Comunque non può essere equiparato al responsabile scientifico, responsabile del corso.
RESPONSABILE SCIENTIFICO
Responsabile scientifico del progetto o Responsabili scientifici del progetto (gruppo di lavoro): con questo termine si intendono indicare le persone che lavorano alla realizzazione di un progetto didattico tipico del corso di formazione con metodologie attivite/interattive. E cioè coloro che definiscono gli obiettivi didattici, scrivono il progetto del corso, ne preparano i materiali didattici, coordinano i docenti e possono a loro volta svolgere il ruolo di docente. Svolgendo questo tipo di funzioni si trovano ad essere in varia misura a conoscenza di gran parte dei contenuti del corso, proprio per questo non è possibile che possono parteciparvi anche in qualità di discenti.
RESPONSABILI DELL’ATTIVITÀ FORMATIVA
L’organizzazione generale delle attività formative curate dal Provider deve prevedere la designazione di soggetti esperti in grado di assumere la responsabilità dei diversi settori organizzativi. In particolare è necessario che sia assicurata la disponibilità di: un responsabile della qualità, un responsabile didattico e un responsabile scientifico.
RESPONSABILITÀ DEL PROVIDER ACCREDITATO
Conflitto d’interessi: vigilare che il contenuto scientifico degli eventi accreditati non incorra in conflitti relativamente ai rapporti tra evento e ditte sponsorizzatrici. Monitoraggio sui Relatori. Verifica delle presenze. Analisi statistica e qualitativa dei risultati dei singoli eventi accreditati. Gestione dei dati.
SEGRETERIA SCIENTIFICA
Con questo termine si intendono indicare persone che nell’ambito di un evento del tipo convegno/congresso/simposio, ecc. definiscono il titolo del convegno, i contenuti ed i tempi di svolgimento dello stesso, e scelgono i relatori. Non hanno compiti di “progettare” il materiale didattico dato che quest’attività è di norma delegata al singolo relatore.